Lo Studio Scifo inizia la sua attività a Modica (Rg) nel Gennaio del 1977, quando il giovane Elio Scifo, laureatosi in Ingegneria civile, indirizzo architettura e urbanistica nel dicembre 1976, si abilita all’esercizio della professione. Lo studio dell’Ing. Scifo ha sede nel centro storico della città, nella suggestiva cornice del quartiere Cartellone, a pochi metri dal Municipio e dalla piazza centrale.

Nel 2005 si trasferisce nella zona nuova della città, con ambienti più grandi e spaziosi per accogliere due nuovi professionisti (i figli): nel 2004 si laurea in Architettura con il massimo dei voti e la lode, all’Università di Palermo, Anna Scifo, seguita due anni più tardi, nel 2006, dal fratello Roberto, anch’egli laureato con la stessa valutazione e nello stesso Ateneo.

Con l’ingresso dei due giovani viene assunta la nuova denominazione di “Studio di Ingegneria ed Architettura”.
Da più di quarant'anni lo Studio Scifo si occupa di progettazione di grandi strutture, ville e giardini, di arredamento di interni, di ristrutturazioni di immobili di pregio storico, di impianti e di consulenza, tecnico-legale, su molteplici aspetti legati all’edilizia.

La tipologia prevista è quella a cappella con dodici loculi, su due file contrapposte di sei, con un piccolo altare interno. L’ingombro planimetrico é di metri 4,00x3,80 sul basamento di 4,50x4,40.L’edificio ha pianta ellittica. Il setto murario posteriore presenta al centro una stretta apertura vetrata a croce per quasi tutta l’altezza del manufatto. Il setto murario anteriore é suddiviso in tre elementi da due strette feritoie vetrate per tutta l’altezza del muro: due elementi laterali chiusi ed uno anteriore con al centro la porta di accesso all’interno dell’edicola, sormontata da una piccola apertura cruciforme. All’interno, di fronte alla porta d’ingresso della cappella, é posto un piccolo altare, davanti all’apertura a croce del setto posteriore che dà luce all’ambiente. Le due file contrapposte di loculi, ciascuno delle dimensioni di cm 75x225 con cm 73 di altezza, non sono parallele ma convergenti. Il paramento murario esterno è stato rivestito con piastrelle di arenaria.